Miele della Valpolicella

Il nostro miele

Le api ci insegnano l’operosità, un sapere comune e collettivo. Il miele è il frutto del loro lavoro instancabile, dell’armonia con la natura, delle caratteristiche uniche degli ambienti in cui vivono e delle sostanze zuccherine che raccolgono: ci pensano loro, noi le proteggiamo e ci prendiamo cura della salute delle loro famiglie.

L’accudimento delle api e la raccolta del miele

Il mondo delle api per noi è entusiasmante, ci insegna molto. Osservando come funziona la socialità delle colonie di api, l’armonia dei loro movimenti, l’intelligenza del macro mondo apistico, capiamo quanto un piccolo insetto possa insegnare sul valore della vita. L’esperienza con gli alveari è davvero straordinaria: l’ape è un animale selvatico, che vive in maniera selvatica, però è capace di affidarsi all’apicoltore.

Le nostre api sono le nostre maestre: conosciamo ogni famiglia, abbiamo dato loro un nome, abbiamo imparato le loro abitudini. Ci sono le api più aggressive, quelle più docili, quelle più predisposte alla sciamatura, quelle più ordinate e anche quelle indisciplinate. Un po’ come in ogni famiglia!

Se non si fosse capito, potremmo parlarne per ore: basta chiedere. L’apicoltore, come il contadino, è uno studioso. Per diventare bravi nell’accudimento delle api bisogna conoscere in profondità la biologia, come funziona la natura, dove possiamo intervenire e dove non dobbiamo farlo. Secondo noi si diventa bravi apicoltori imparando dai saggi, dalla tradizione, dai libri e soprattutto osservando da vicino, con curiosità, stupore e rispetto.

Gli insetti ci ammaestrano su quanto vi é di più elevato in natura. […] Tutti dovrebbero avere il massimo interesse per l’apicoltura, perché nella vita umana molto di più di quanto si pensi dipende da essa.”

—  Rudolf Steiner

Mieli per tutti i gusti

A seconda delle annate e del lavoro delle api, la nostra produzione cambia. Tra i mieli della Valpolicella che produciamo potrete trovare acacia, millefiori primaverile, millefiori estivo e poi, a seconda delle annate, anche castagno oppure melata di bosco: 

  • Miele di acaciadalle nostre api, sulle colline dell’alta Valpolicella. Il gusto è delicato, con un sentore di vaniglia: ottimo dolcificante. A noi fa davvero impazzire spalmato su una fetta di pane fresco. Da conservare in un luogo fresco dopo l’apertura.
  • Miele millefiori primaverile: il primo di stagione, è la fusione del nettare di tarassaco e di ciliegio che le nostre api hanno bottinato. Tende a naturale cristallizzazione e ha un sentore di mandorla. Ottimo con formaggi dal gusto deciso, come il pecorino. Da conservare in un luogo fresco e asciutto dopo l’apertura. 
  • Miele millefiori estivo: è una fotografia della mescolanza delle diverse fioriture durante la stagione. Ogni anno varia nel colore e nel sapore, a seconda del clima. Un miele che si fa scoprire ogni volta e che sorprende anche noi. Da conservare in un luogo fresco e asciutto dopo l’apertura.

Il miele fa bene

Il miele è benefico per la prevenzione e la cura di piccoli disturbi di salute: ci aiuta a combattere i malanni di stagione, calma la tosse e lenisce i malesseri alla gola. Le sue proprietà antibiotiche, antinfiammatorie e antiossidanti sono conosciute: è un ricostituente e un tonico naturale, utile nei periodi di convalescenza e utilizzato spesso nei mesi più freddi. Aiuta anche quando viene utilizzato sulla pelle: contribuisce a calmare gli arrossamenti.

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