Indennità di vedovanza: chi ha diritto e come fare richiesta

Assumiamo che l’assegno di vedovanza sia il sostegno economico fornito a seguito della perdita del coniuge, destinato a chi percepisce un assegno di invalidità (invalidi al 100%) o la pensione di reversibilità, una delle due opzioni.

In sintesi, è un beneficio non universale, subordinato al possesso di specifici requisiti essenziali, da considerare attentamente per avviare la richiesta e procedere.

Approfondiamo l’argomento per chiarire la situazione, tenendo presente che, come accennato, ci sono criteri da rispettare e non tutti possono accedervi. Ecco le informazioni fondamentali da conoscere.

A chi è destinato

Abbiamo identificato le categorie di persone che possono considerare la domanda, ma oltre a quanto detto, è necessario che siano vedove/i di un lavoratore dipendente, sia pubblico che iscritto alla gestione separata. Questo è un punto fermo.

Per chi percepisce la pensione di reversibilità o è invalido al 100%, è richiesto il riconoscimento del datore di lavoro che attesti quanto affermato. Questi sono elementi imprescindibili per poter accedere a questo beneficio. Ma non è tutto, ci sono ulteriori aspetti.

Chi non soddisfa queste condizioni non ha alcuna possibilità di accedere al bonus e non può quindi avere la certezza di ricevere l’aiuto richiesto, che al momento non è destinato ad altre categorie di persone.

Qual è l’importo

L’importo non è fisso, ma varia in base al reddito annuo del richiedente. Il coniuge superstite deve percepire meno di 31.000 euro annui, senza altre eccezioni o cifre che lo consentano.

Se i requisiti precedentemente menzionati sono soddisfatti, ma il reddito è superiore, non sarà possibile ricevere questo bonus, che non viene concesso a chi non soddisfa i criteri necessari.

Ci sono ulteriori informazioni da conoscere, come i passaggi per presentare la domanda, tenendo presente che non tutti i richiedenti possono aspettarsi di ottenerlo. Approfondiamo i dettagli.

Come richiederlo?

L’assegno deve essere richiesto all’INPS contestualmente alla domanda di pensione di reversibilità, oppure in un secondo momento, compilando il modulo di ricostruzione, che consente di accedere a quanto necessario e procedere.

La richiesta può essere presentata online sul sito web dell’INPS, tramite il call center o rivolgendosi a un ente di Patronato. È sempre necessario essere in possesso di un documento di identità, oltre ai requisiti precedentemente elencati, per poter ottenere il bonus, o almeno sperare di ottenerlo.

Non resta che attendere per verificare se si rientra nei requisiti elencati e sperare che non ci siano intoppi che ne blocchino l’erogazione.

Come viene erogato

L’erogazione avviene insieme alla pensione di reversibilità, ma le modalità variano a seconda che il beneficiario sia un lavoratore o un pensionato. Nel primo caso, l’importo viene incluso nella busta paga dal datore di lavoro.

Se il beneficiario è un pensionato, l’erogazione è gestita dall’INPS, che si occupa di garantire che tutto avvenga senza problemi, con la certezza di poter ottenere questo aiuto.

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