Da 50 centesimi a quasi mille euro per una sola moneta: l’incredibile scoperta

Le lire hanno segnato momenti salienti della storia italiana. Oggi, quando le vediamo o le menzioniamo, proviamo una piacevole nostalgia. Tuttavia, ci sono delle eccezioni, che rivelano un vero talento per gli affari, poiché si tratta di pezzi rarissimi con una valutazione elevatissima.

Se sei qui, probabilmente vuoi sapere come identificarle, anche solo per curiosità storica. In questa guida, abbiamo raccolto informazioni utili sull’argomento. Faremo un viaggio nel tempo in un’epoca in cui era impensabile che la lira potesse essere sostituita da una moneta unica europea.

Se dovessi trovare monete simili a quelle che descriveremo, non farti prendere dall’emozione e dalla fretta di guadagnare, ma falle valutare da un esperto per verificarne l’effettivo valore. Detto ciò, ti invitiamo a seguirci nelle prossime righe di questa guida!

Monete da 50 centesimi di lire Vittorio Emanuele III

Quando si parla di monete da 50 centesimi rare e capaci di raggiungere cifre incredibili, subito si pensa alle lire di Vittorio Emanuele III, l’ultimo re d’Italia prima di Umberto II, che regnò per poco più di un mese (noto come il re di maggio).

Vittorio Emanuele III è strettamente legato alle monete, tanto da essere chiamato re numismatico. Già nel 1883, a 13 anni, scrisse un tema intitolato “Il mio medagliere”, dedicato alla sua piccola collezione di 75 monete, frutto di una passione nata pochi anni prima con il dono di una moneta di Papa Pio IX da parte di una governante irlandese.

Durante il suo regno, furono coniate diverse monete con il suo inconfondibile profilo. Tra le più note ci sono i 50 centesimi detti Impero. Non rare – la tiratura superò i 19 milioni nel 1940 – sono famose per essere state prodotte in due versioni: una calamitabile e una, più pregiata, non calamitabile. Il valore nel 2025? Tra i 35 e i 90 euro se la moneta è in fior di conio (la cifra più alta per la versione non calamitabile).

Monete da 50 centesimi di lire del 1937 e del 1938

Per quanto riguarda le monete da 50 centesimi di lire Impero di grande rarità, bisogna considerare due anni specifici: il 1937 e il 1938. Nel 1937 furono prodotti solo 50 esemplari, classificati come R3. Le due serie del 1938 sono classificate come R4 ed R5. La prima serie conta solo 17 esemplari, mentre la seconda addirittura solo 3.

Come detto, i valori sono molto più alti di quelli indicati prima. Ad esempio, nel 2011, una moneta da 50 centesimi di lire Impero del 1937 è stata venduta all’asta per oltre 2100 euro. L’anno precedente, un collezionista ha pagato più di 5mila euro per una del 1938.

Ancora più alto è stato il prezzo pagato nel 2013 da un appassionato di numismatica per una moneta della seconda serie del 1938, classificata come R5: ben 21850 euro. Precisiamo che, in questo caso, la moneta era una prova di conio con un bordo liscio.

Cosa sapere sui 50 centesimi di euro

Abbiamo fatto un breve excursus sui 50 centesimi di lire che, oggi, valgono cifre notevoli. Cosa dire, invece, dell’euro? Anche se i valori delle vecchie lire sono inarrivabili, ci sono comunque casi interessanti. Ad esempio, i 50 centesimi di euro del 2001 coniati nel Principato di Monaco.

Gli esemplari della prima serie hanno un valore medio di circa 14 euro per i collezionisti. Quelli del 2004 – sempre della prima serie – valgono leggermente meno, circa 9 euro. Cifre più alte si raggiungono con i 50 centesimi di euro emessi nel Principato due anni dopo.

Un singolo esemplare della seconda serie del 2006 può valere circa 40 euro. Da notare la terza serie del 2009, con esemplari ben conservati che possono superare i 50 euro. Niente a che vedere con le vecchie lire, ripetiamo, ma comunque cifre da considerare.

Come vendere le monete

Se, riordinando i vecchi oggetti del nonno, si trovano monete che sembrano rare, la cosa migliore è rivolgersi a una numismatica. Chi vuole vendere online, invece, dovrebbe usare portali specializzati in collezionismo, come Catawiki.

Perché sono migliori dei siti generalisti, pur seri e legali? Perché prevedono una valutazione da parte di esperti, che analizzano ogni pezzo per confermare o modificare il valore inserito dal venditore, in base al valore per i collezionisti.

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