
Da strumenti fondamentali per poter cucire in maniera rapida e precisa ad oggetti da collezione. E’ questo il grande cambiamento che ha riguardato le vecchie macchine da cucito, vintage e ormai antiquate, non più utilizzabili nelle industrie tessili e nelle sartorie in quanto sostituite da modelli innovativi e tecnologici. Scopri le caratteristiche che potrebbero rendere la tua vecchia macchina da cucito un interessante pezzo da collezione!
Macchine da cucito: un po’ di storia
Una rivoluzione nel mondo della sartoria. Questo è ciò che l’invenzione della macchina da cucire ha rappresentato. Pensa a come è stato velocizzato il processo di cucitura e a quanta precisione in più è stata introdotta con l’avvento di questi strumenti, seppur, per lo meno inizialmente, molto rudimentali e semplici dal punto di vista meccanico.

Siamo nel 1850 e Isaac Singer pensa da un bel po’ di tempo a come poter fare per sostituire la cucitura a mano con una macchina apposita… Poi, ecco l’illuminazione! Lo studio e il progetto della prima macchina da cucito diventa realtà ed è proprio in questo anno che viene realizzato il primo modello.
A partire da questo momento, nel corso degli anni, si susseguiranno modelli di macchine da cucito sempre più innovativi e migliorati, fino ad arrivare ai giorni nostri, periodo in cui la tecnologia avanza a vista d’occhio e ha permesso di realizzare modelli elettronici e automatizzati, muniti di display e altre caratteristiche avanzate.
Le tipologie di macchine da cucito più iconiche
E’ passato un secolo e mezzo, e anche più, dall’invenzione del primo modello di macchina da cucire ma il settore della sartoria rimane sempre in evoluzione. Nel corso degli anni, sono molti i modelli e i marchi di tali dispositivi che sono stati prodotti e messi in commercio. Alcuni di essi sono diventati delle vere e proprie icone.

Proprio per questo motivo, le macchine da cucire vintage sono spesso considerate interessanti oggetti da collezione che esperti del settore e appassionati ricercano e per cui sono disposti a pagare, talvolta, una piccola fortuna. Un esempio di macchina da cucire che ha fatto la storia è rappresentato dalla Bernina 730 Record.
Questo modello risale a tempi relativamente recenti, gli anni 60. Facendo un passo indietro di circa trent’anni, a partire da quel decennio, si scopre un altro modello iconico e simbolo dello sviluppo del settore sartoriale: stiamo parlando della Featherweight 221, di casa Singer. Ma quali sono le caratteristiche che rendono una macchina da cucire di valore in ambito collezionistico? Scoprilo subito!
Ecco a te le 5 caratteristiche di una macchina da cucito di valore!
Non è poi così raro scovare nella soffitta della propria abitazione, magari durante un trasloco, o in un mercatino dell’usato, una macchina da cucito antiquata e impolverata. Ebbene, sotto al sottile strato di polvere, potrebbe trovarsi un piccolo tesoro! Scopri quali sono le principali caratteristiche che potrebbero rendere tale strumento di valore per i collezionisti.

La rarità è la prima caratteristica in assoluto che influenza il valore di una macchina da cucito. Cosa si intende per rarità ? Il numero di esemplari prodotti e successivamente messi in commercio, attualmente presenti in circolazione. Come si può intuire, minori sono i pezzi disponibili, maggiore sarà la rarità e, di conseguenza, maggiore sarà il valore.
Le edizioni limitate, quindi, sono in genere molto costose e potrebbero valere una piccola fortuna. Come sapere la rarità della propria macchina da cucito? Ci sono dei siti web appositi che consentono, inserendo il numero di serie, di stabilire le caratteristiche di rarità e l’anno di produzione. Ebbene, questa è la seconda caratteristica che può influire sul prezzo di vendita.
Le caratteristiche importanti proseguono…
Un terzo segnale da non sottovalutare quando si cerca di capire se la propria macchina da cucito può avere un valore importante, è lo stato di conservazione: il modello che hai in possesso è raro? Ottimo! In che condizioni verte? Ci sono graffi, rotture, arrugginimenti? Allora è possibile che il suo valore sia minore rispetto ad un altro esemplare meglio conservato.

Anche nel caso in cui la macchina da cucire sia in ottime condizioni ma restaurata, il valore potrebbe essere inferiore ad una macchina da cucire originale, in condizioni ottime. Quarto punto: l’estetica. Esistono dei modelli caratterizzati da dettagli, decorazioni e incisioni uniche che possono far schizzare alle stelle il prezzo d’acquisto!
Infine, ma non per importanza, nella valutazione di una macchina da cucire non si può non considerare la presenza o l’assenza della base o del mobile originale. Non è poi così raro, infatti, che i vecchi modelli presentassero delle strutture come ripiani in legno massello, magari muniti di cassetti porta accessori o ribaltine.